Il progetto “Zarepta”
La cooperativa Emmaus si è proposta l’ardua impresa di creare il centro polifunzionale “Zarepta” in cui accogliere i più fragili fra i fragili, per dare a loro e ai loro famigliari una prospettiva in cui i primi, possano essere accolti in ambienti protetti e fortemente socializzanti da alcune ore al giorno fino a ventiquattro ore su ventiquattro. Con protezione non intendiamo “ghettizzazione”, poiché il nostro progetto prevede una ampia apertura al quartiere e al territorio, ritenendo che l’inclusione sociale abbia un ruolo fondamentale nella vita del cittadino diversamente abile.
Nella nostra visione progettuale vogliamo anche promuovere, nel territorio, l’idea che quest’ultimo non sia un soggetto a cui la società debba continuamente dare, ma che la disabilità possa diventare una risorsa per la società stessa (magari con attività per tenere pulite o abbellire parti del territorio o il fare visite programmate ad anziani che vivono in solitudine etc.). Ricalcando l’esperienza già consolidata in questi anni in Emmaus, intendiamo aprire il nuovo centro al quartiere, programmando momenti di scambio comunitari o offrendo i locali a chi ne faccia richiesta a scopo ludico-ricreativo o culturale. Negli orari di funzionamento di “Zarepta” vorremmo anche ospitare, per momenti di condivisione, utenti di altri CDD o Associazioni e creare e gestire una piccola biblioteca aperta al pubblico. Riteniamo fondamentale, insieme al personale specializzato in campo educativo ed assistenziale, l’apporto del volontariato, che abbiamo già sperimentato in Emmaus (frequentata da una settantina di volontari) quale portatore di esperienze e di un carico affettivo importante per la nostra utenza.
“Zarepta” nel polo “sociale” del Villaggio Ambrosiano
Il completamento di questo progetto va ad inserirsi in un programma fortemente voluto dal fondatore di Emmaus, Don Ettore Dubini, che porterebbe il quartiere del Villaggio Ambrosiano ad essere il più importante centro di Paderno Dugnano come presenza di centri con finalità sociale: Cooperativa di lavoro “Emmaus” (rivolto a disabili adulti) con il ramo “Zarepta”(centro di attività diurne e housing sociale rivolto a disabili adulti), Cooperativa Caf Due con i rami di servizio assistenza domiciliare (SAD rivolto ad anziani), il Centro diurno anziani Ein Karem e il centro residenziale per adulti disabili “Casa Agape” e il progetto di realizzare una piccola comunità alloggio per anziani).
Il Centro diurno Zarepta come una unità di offerta sperimentale. Continuità e discontinuità
Ecco quali sono le diversità sostanziali rispetto agli altri centri:
- Maggiore flessibilità oraria e di frequenza (dando anche la possibilità di ricovero temporaneo in attesa che si liberino posti in altri servizi) adeguata alle richieste attuali delle famiglie, ma con la possibilità di variare in itinere in caso di mutamento della situazione famigliare.
- Accoglienza di un’utenza non più giovane, ma che non raggiunge l’età per poter essere ammessa nei tradizionali “centri anziani”
- Apertura al territorio e in particolar modo al quartiere in cui è inserito il Centro.
- Configurazione come centro aggregativo che abbia come destinatari secondari i membri anziani della società e i famigliari degli utenti disabili.
Una nuova sfida per la cooperativa Emmaus.
Il progetto di housing sociale.
La parte diurna è stata interamente ultimata grazie ad un finanziamento bancario e alle donazioni ricevute da parte dei nostri sostenitori. Il problema principale ad oggi rimane il completamento della parte destinata ad housing sociale che è stata parzializzata in modo che la parte diurna possa operare contemporaneamente alla realizzazione dei lavori in quella residenziale. In essa sono state previste due unità abitative con capienza di cinque persone disabili più un educatore per ognuna. Essa opererà dal lunedì al venerdì, dalle ore 16.00 alle 9,00 del giorno dopo, per permettere nelle ore
successive la frequenza del Centro Zarepta, di altri centri diurni o di cooperative di lavoro in cui sono inseriti gli ospiti del residenziale. Il sabato e la domenica sarà invece aperta 24 ore su 24. Il progetto prevede che all’interno della casa siano presenti sei camere da letto con un bagno per ognuna, due cucine con sala da pranzo e area svago, divise da pareti mobili per dare la possibilità ai componenti delle due unità abitative di beneficiare, al bisogno, di momenti di socialità allargata. La superficie totale dell’area residenziale e di mq 380 coperti ma con ampie zone a verde. I fondi fino ad ora raccolti sono però in esaurimento, con il pericolo che non si riesca a realizzare in tempi brevi questa opera.
Investimento necessario
Abbiamo inoltrato la pratica per realizzare con il superbonus del 110% la ristrutturazione di tutta la struttura del centro. Questo ci permetterà la realizzazione di tutte le opere concernenti la coibentazione delle pareti esterne, la copertura del tetto, l’installazione di pannelli fotovoltaici con accumulo, la ristrutturazione dell’impianto di climatizzazione caldo/fresco, la sostituzione dei serramenti esterni per un ammontare totale di circa 400.000,00 €.
Il completamento dei lavori della parte residenziale comporta diverse opere non comprese nel 110% e che possono essere riepilogate come dalla tabella qui di seguito.
Preventivo |
|
Cartongesso |
85.000 |
Muratore |
24.000 |
Elettricista |
45.000 |
Idraulico |
42.000 |
Parquettista |
15.500 |
Mobili |
35.000 |
Tendaggi |
16.000 |
Costi iniziali di avviamento |
20.000 |
Totale |
282.500 |
Per la copertura di questi costi si pensa di accendere un prestito bancario per un importo di 100.000,00 € e contiamo di raccogliere la somma restante attraverso la raccolta fondi da tutte le persone di buona volontà.